Le Guide del Pennato

Stefano, Viola e Flavio sono Guide Ambientali escursionistiche abilitate (L.R.42/2000 e ss.mm.) che hanno fatto una scelta di vita e di libertà, amano e rispettano il territorio in cui vivono e lavorano, lo conoscono nei suoi aspetti ambientali, storici e culturali e cercano di tutelarne l’integrità e la memoria con un lavoro di ricerca e di formazione costante.
Gli itinerari proposti si diversificano per difficoltà e indirizzo permettendo a chiunque di trovare l’escursione adatta a sé; la preparazione e l’esperienza maturata ci consente di offrirvi di toccare con mano la natura senza esporvi a rischi o pericoli, perché possiate vivere un esperienza indimenticabile in ogni senso.
Vi aspettiamo per condurvi alla scoperta della nostra regione, un ambiente unico e spettacolare, ricco di vita e di specie uniche al mondo, con una storia e un passato che hanno lasciato segni nella roccia, nei paesi e nel viso e nel dialetto dei suoi abitanti.

Ecco alcune delle mete delle nostre escursioni: Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Parco dell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale delle 5 Terre, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Parco regionale delle Alpi Apuane, Parco regionale di Montemarcello-Magra-Vara, Lunigiana, Garfagnana, Val d’Orcia, Alta Via dei Monti Liguri, Sentiero verde-azzurro della Liguria. Vi condurremo inoltre alla scoperta dei Cammini che attraversano la nostra penisola: Via Francigena, Via degli Abati, Via del Volto Santo, Via degli Dei.

Il pennato chiamato anche roncola o falcino con la sua forma appunto a falce richiama la luna e pennati erano i protettori aviti delle popolazioni che abitarono la Alpi Apuane, la Lunigiana, la Garfagnana e la piana versiliese fino a Pisa.
Pen era il dio ligure delle cime che in età romana venne assimilato a Giove penninus (da cui derivano i nomi delle Alpi e delle nostre Panie) mentre il Dio Silvanus protettore delle selve e degli animali selvatici è ritratto nudo vestito di pelle di capra con la roncola/pennato nella mano destra e i frutti della rigenerazione stagionale nell’altra.
Nessun pennato e’ mai stato trovato nelle tombe a cassetta liguri in tutta l’area apuana che e’ invece costellata di incisioni delle lame pennate presenti in luoghi panoramici solatii carichi di valenza energetica e sacra.
Ogni popolo antico aveva una legge sacra ed inviolabile, precedente a qualsiasi enunciazione ecologica moderna, che legava l’ambiente in cui l’uomo viveva con ciò che di più intimo e sacro possedeva in sé. Mai avrebbe inquinato l’acqua a cui si dissetava, mai avrebbe tagliato un albero se non necessario e mai e poi mai avrebbe distrutto la montagna che era per lui madre e nutrice.

Quindi il pennato, anche se fu usato dai liguri apuani nelle guerre contro i romani (è ricordato come le terribili lame pennate) non vuole rappresentare un arma di offesa, , ma essere invece simbolo di uno stato mentale che accomuna tutti coloro che andando per prati, selve, borghi e gioghi montani incontrano passo dopo passo i segreti del mondo naturale e ne vengono “stregati”.

Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Walden vita nei boschi – H. Thoreau