Il Rifugio S. Ferioli

Dal 1983 la Sezione è proprietaria del rifugio “S.Ferioli”, situato presso il Colle Mud ad Alagna Valsesia. Il rifugio è gestito direttamente dai Soci della Sezione, che con passione a spirito di “squadra” si alternano durante il periodo estivo.

Dispone di 24 posti letto. Nei periodi di chiusura è accessibile il locale invernale.

Il rifugio è inserito nel circuito internazionale della “Via Alpina”, un itinerario escursionistico che collega Trieste, sulla costa Adriatica, a Monaco e al Mediterraneo.

La storia del Rifugio

Sono passati più di trent’anni da quando, dopo vari sopralluoghi e mille incertezze, nell’autunno del 1979, due baite Walser sopra il comune di Alagna Valsesia vennero acquistate dalla Sezione del Club Alpino Italiano di Olgiate, per diventare il rifugio “S. Ferioli”.

I lavori iniziarono subito, non appena sciolta la neve, nell’estate successiva, e in un primo tempo sembrava di aver ceduto all’incoscienza, a causa dello stato di degrado dei fabbricati, che, vecchi di oltre duecento anni, avevano sicuramente conosciuto momenti migliori, dato che, fino a poco prima del nostro arrivo, erano stati adibiti a ricovero per il bestiame.

E così, di buona lena, ad ogni fine settimana utile, o per tutto il mese di agosto (classicamente dedicato alle ferie), una squadra di volenterosi si trasformava, dalle abituali occupazioni quotidiane, in carpentiere, spaccapietre, idraulico, elettricista, cuoco, e qualunque altra “specializzazione” richiedesse il momento. Ma, prima di tutto ciò, ognuno diventava uno “sherpa” d’alta quota, poiché qualunque materiale o attrezzo fosse necessario ai lavori, doveva essere portato “in loco” a spalla, dato che la conformazione della montagna e della valle non consentono ancora oggi la posa di una teleferica. Solo per i materiali oggettivamente “intrasportabili” arrivò, provvidenziale, la collaborazione della ditta Agusta, che tanti dipendenti annovera tra i nostri Soci, che mise a disposizione un elicottero.

Passano le estati, e, in un battibaleno, ci troviamo al fatidico giorno dell’inaugurazione, il 17 luglio 1983. Il cuore di ognuno trepida, pensando agli sforzi di tutti quelli che hanno collaborato per rendere possibile questo risultato; quelli che ci sono, e quelli che, nel frattempo, sono “andati avanti”, ma che, in questo momento così solenne, sappiamo essere qui con noi…

Con l’apertura ufficiale cambiano le problematiche da risolvere, perché, accanto ai “manutentori” storici, si affiancano le squadre dei “gestori”; infatti, l’ospitalità al rifugio Ferioli è, da sempre, garantita da turni di Soci che si trasformano, come d’incanto, in cuochi provetti e camerieri. Questa organizzazione ci ha permesso, per molti anni, di vantare il titolo di “miglior rifugio della Valsesia” (dopo ci hanno escluso dalla “competizione” perché vincevamo sempre noi…!!).

La popolarità del rifugio, l’alto passaggio di gitanti, soprattutto domenicali, attratti dalla buona cucina, e l’esigenza di adeguarsi alle normative vigenti, impongono ancora uno sforzo: viene deciso l’acquisto di una terza baita, adiacente alle precedenti, per migliorare la qualità dell’offerta. E così si ricomincia da capo…

Infatti, come in tutte le case, sono continuati i lavori per la manutenzione, l’abbellimento, e l’adeguamento alle regole sempre più stringenti per la gestione del rifugio, utilizzando quasi sempre, salvo esigenze specifiche, l’opera gratuita dei volontari, senza interferire con il lavoro altrettanto gratuito dei gestori (il “Ferioli” è uno dei pochi rifugi completamente in autogestione da parte dei Soci).